La prima apparizione al "Palustèl", oggi Conca della Comparsa.
Affresco di Duilio Corompai nel catino absidale della chiesa-santuario di Montagnaga.
Affresco di Duilio Corompai nel catino absidale della chiesa-santuario di Montagnaga.
È la conca naturale che si apre tra i boschi a sud di Montagnaga e che già nel 18° secolo era caratterizzata da una radura erbosa (oltre che paludosa, tanto da essere denominata "Palustèl"). In quella radura, Domenica Targa - ma probabilmente non soltanto lei - era solita portare al pascolo il poco bestiame di proprietà della sua famiglia. È esattamente il luogo tradizionale della prima apparizione, che si sarebbe verificata il sabato 14 Maggio del 1729.
Esso diventò ben presto meta di pellegrinaggio, analogamente - se non in misura anche maggiore - alla cappella che custodisce l'immagine taumaturga nella chiesa parrocchiale di Montagnaga.
A ricordo dell'evento vi fu collocato, su basamento circondato da cancellata in ferro battuto, un monumento-memoriale a cura dello zelante Rettore don Giuseppe Zanotelli: analogamente alla raffigurazione su tela, opera della pittrice E.Zambaiti nella chiesa-santuario di Montagnaga, rappresenta plasticamente l’apparizione della Madonna a Giannetta Varoli a Caravaggio.
Le statue della Vergine e della veggente inginocchiata davanti a lei (in grandezza quasi naturale) sono in ghisa, opera realizzata in una fonderia di Lione nel 1887 e benedetta solennemente dal Vescovo E.Carlo Valussi il 14 Maggio di quello stesso anno.
È in questo luogo che - dalla primavera inoltrata all'inizio dell'autunno - si tengono i raduni e le Celebrazioni più importanti, specie in occasione di grandi pellegrinaggi.
Anche per la sua conformazione di radura naturale tra i boschi l'ambiente si presta degnamente al raccoglimento e alla preghiera.
Esso diventò ben presto meta di pellegrinaggio, analogamente - se non in misura anche maggiore - alla cappella che custodisce l'immagine taumaturga nella chiesa parrocchiale di Montagnaga.
A ricordo dell'evento vi fu collocato, su basamento circondato da cancellata in ferro battuto, un monumento-memoriale a cura dello zelante Rettore don Giuseppe Zanotelli: analogamente alla raffigurazione su tela, opera della pittrice E.Zambaiti nella chiesa-santuario di Montagnaga, rappresenta plasticamente l’apparizione della Madonna a Giannetta Varoli a Caravaggio.
Le statue della Vergine e della veggente inginocchiata davanti a lei (in grandezza quasi naturale) sono in ghisa, opera realizzata in una fonderia di Lione nel 1887 e benedetta solennemente dal Vescovo E.Carlo Valussi il 14 Maggio di quello stesso anno.
È in questo luogo che - dalla primavera inoltrata all'inizio dell'autunno - si tengono i raduni e le Celebrazioni più importanti, specie in occasione di grandi pellegrinaggi.
Anche per la sua conformazione di radura naturale tra i boschi l'ambiente si presta degnamente al raccoglimento e alla preghiera.