La casa natale di Domenica Targa
Il piccolo borgo rurale chiamato "Guardia", non distante dal luogo del Monumento al Redentore e della Comparsa, custodisce ancor oggi la casa dove nacque il 9 agosto 1699, Domenica Targa, l'umile pastora che ebbe il privilegio di diventare la principale destinataria di cinque apparizioni di Maria.
Era figlia di un certo Nicolò Targa, marito di Domenica Cristel (da cui ricevette lo stesso nome), originaria del Puel, un altro piccolo caseggiato poco distante. Fin dalla giovinezza i genitori la educarono alla fede e alla devozione alla Madonna; lei vi corrispose con amore filiale, crescendo nella preghiera, nella purezza, nella bontà e lavorando diligentemente nelle attività contadine. Era già da alcuni anni che un certo Giacomo Moser aveva portato e diffuso nel Pinetano la devozione alla Madonna di Caravaggio (la cui immagine, portata da quel pio pellegrino a Montagnaga, si conserva ancor oggi tra gli ex voto nella cappella laterale destra della Chiesa-Santuario). Domenica, affascinata da questa devozione e dai racconti delle grazie e dei miracoli che si verificavano nel noto Santuario del Bergamasco, desiderava recarvisi in pellegrinaggio in compagnia di altri devoti della zona. Gli impedimenti, tuttavia, erano tanti, in particolare per via dell'insostituibile impegno di governare i pochi capi di bestiame, fonte principale di sussistenza della famiglia. Il 26 Maggio, giorno della ricorrenza dell'apparizione mariana a Caravaggio, si avvicinava e la giovane viveva giorni di trepidazione e speranza, pregando il Signore e la Madonna per la buona riuscita del pellegrinaggio. Ma le vie che il Signore le stava preparando erano diverse: il 14 Maggio avrebbe avuto il primo di quegli straordinari incontro con la Vergine Maria poco distante da casa sua. Nell'autunno del 2001 vi furono eseguiti importanti lavori di restauro, in particolare sulla facciata esterna decadente e nella soffitta al piano superiore; furono ultimati nel 2002. L'interno della casa tuttavia ha mantenuto la struttura antica. L'abitazione è costituita semplicemente da una stanza disadorna a pianoterra con le pareti e la volta senza intonaco. Sulla parete in cui si apre la porta d'accesso vi è un'unica piccolissima finestra. Fino a qualche anno fa' vi si conservava una cassa appartenuta già alla Targa ed era possibile vedere anche la sede del focolare, costituito da una rozza pietra dalla forma piatta, sporgente dal muro nell’angolo in fondo a destra; fu tolto di là per impedire l’infiltrazione dell’acqua nella stanza. All’esterno, sulla parete restaurata nel 1981 a cura dell’amministrazione del santuario che l'aveva acquistata, è murata un’iscrizione commemorativa. A poche decine di metri dalla casa, in cima ad una collinetta, sorge una piccola cappella votiva che venne eretta nel 1742 per vivo desiderio di Domenica Targa. La cappella venne restaurata nel 1904 e successivamente nel 1981. |