Tempo favorevole per rifornirsi di
SPERANZA CHE NON DELUDE
e condividerla con chi ne è privo
SPERANZA CHE NON DELUDE
e condividerla con chi ne è privo
1. Alle sorgenti
2. A chi portare speranza?
3. L'Anno Santo: opportunità per tutti?
4. Eventi particolari
5. Chiese Giubilari in Trentino
6. Iniziative al Santuario di Pinè
7. Cos'è l'Indulgenza?
PREGHIERA DEL GIUBILEO
1. Alle sorgenti
L’unica speranza che non muore mai è quella che viene da Dio: Speranza viva.
Le condizioni per rifornirsi o ravvivarla sono ben note: la Confessione dei propri peccati e la Comunione eucaristica. Ci si pone così in sintonia con Dio, disponibili a ricevere il suo Dono. Il clima o l’atmosfera adatti per ottenerlo possono essere:
+ il Pellegrinaggio ad un Santuario (ad es. Pinè),
+ la partecipazione a qualche particolare iniziativa di spiritualità,
+ il tempo e il servizio prestati in forma di volontariato a vantaggio di chi vive in condizioni di disagio (si veda qui di seguito)
1. Alle sorgenti
L’unica speranza che non muore mai è quella che viene da Dio: Speranza viva.
Le condizioni per rifornirsi o ravvivarla sono ben note: la Confessione dei propri peccati e la Comunione eucaristica. Ci si pone così in sintonia con Dio, disponibili a ricevere il suo Dono. Il clima o l’atmosfera adatti per ottenerlo possono essere:
+ il Pellegrinaggio ad un Santuario (ad es. Pinè),
+ la partecipazione a qualche particolare iniziativa di spiritualità,
+ il tempo e il servizio prestati in forma di volontariato a vantaggio di chi vive in condizioni di disagio (si veda qui di seguito)
2. A chi portare Speranza?
“Di segni di speranza hanno bisogno i GIOVANI. Prendiamoci cura dei ragazzi, degli studenti, dei fidanzati, delle giovani generazioni!
Segni di speranza andranno offerti agli AMMALATI, che si trovano a casa o in ospedale. Le loro sofferenze possano trovare sollievo nella vicinanza di persone che li visitano e nell’affetto che ricevono.
Non potranno mancare segni di speranza nei riguardi dei MIGRANTI, dei tanti ESULI, PROFUGHI e RIFUGIATI: siano loro garantiti la sicurezza, l’accesso al lavoro e all’istruzione…
Segni di speranza meritano gli ANZIANI: valorizzare il tesoro che sono, la loro esperienza di vita, la sapienza di cui sono portatori è un impegno per la comunità cristiana e per la società civile …
Speranza invoco in modo accorato per i miliardi di POVERI, che spesso mancano del necessario per vivere. Senza distogliere lo sguardo da situazioni drammatiche che si riscontrano ormai ovunque”…
Papa Francesco
“Di segni di speranza hanno bisogno i GIOVANI. Prendiamoci cura dei ragazzi, degli studenti, dei fidanzati, delle giovani generazioni!
Segni di speranza andranno offerti agli AMMALATI, che si trovano a casa o in ospedale. Le loro sofferenze possano trovare sollievo nella vicinanza di persone che li visitano e nell’affetto che ricevono.
Non potranno mancare segni di speranza nei riguardi dei MIGRANTI, dei tanti ESULI, PROFUGHI e RIFUGIATI: siano loro garantiti la sicurezza, l’accesso al lavoro e all’istruzione…
Segni di speranza meritano gli ANZIANI: valorizzare il tesoro che sono, la loro esperienza di vita, la sapienza di cui sono portatori è un impegno per la comunità cristiana e per la società civile …
Speranza invoco in modo accorato per i miliardi di POVERI, che spesso mancano del necessario per vivere. Senza distogliere lo sguardo da situazioni drammatiche che si riscontrano ormai ovunque”…
Papa Francesco
3. l’Anno Santo è un’opportunità per tutti?
Pur essendo vero che il modo più adeguato per vivere l’Anno Santo consiste nell’accostarsi ai sacramenti della Confessione e della Comunione, cionondimeno la Misericordia di Dio che esso offre generosamente è a disposizione di tutti. Pertanto, anche coloro che si percepiscono lontani dalla pratica religiosa possono farsi “portatori di speranza” con opere di misericordia a vantaggio di coloro che, come si diceva in precedenza, sono “bisognosi di speranza”.
E poichè nei bisognosi ai quali si accostano è presente lo stesso Cristo, il Misericordioso (cfr. Matteo 25,31-46), quell’azione segna per loro un reale avvicinamento alla Misericordia di Dio.
Nel portare speranza ad altri, essi stessi riceveranno Speranza.
Pur essendo vero che il modo più adeguato per vivere l’Anno Santo consiste nell’accostarsi ai sacramenti della Confessione e della Comunione, cionondimeno la Misericordia di Dio che esso offre generosamente è a disposizione di tutti. Pertanto, anche coloro che si percepiscono lontani dalla pratica religiosa possono farsi “portatori di speranza” con opere di misericordia a vantaggio di coloro che, come si diceva in precedenza, sono “bisognosi di speranza”.
E poichè nei bisognosi ai quali si accostano è presente lo stesso Cristo, il Misericordioso (cfr. Matteo 25,31-46), quell’azione segna per loro un reale avvicinamento alla Misericordia di Dio.
Nel portare speranza ad altri, essi stessi riceveranno Speranza.
4. Eventi particolari
- 24 Dicembre 2024 – Apertura della Porta santa di San Pietro in Vaticano. Nelle Domeniche e Feste di Natale successive: apertura delle Porte sante di S.Giovanni in Laterano, S.Maria Maggiore, S.Paolo fuori le Mura.
- Domenica 29 Dicembre – Duomo di Trento: Apertura dell’Anno Giubilare in Diocesi
- Da venerdì 28 Marzo ’25 a Sabato 29: 24 Ore per il Signore
- Da Domenica 30 marzo a Mercoledì 2 aprile: Pellgrinaggio Diocesano a Roma, presieduto dall’Arcivescovo.
- Giovedì 1 Maggio - Giubileo dei lavoratori in Primiero
- Domenica 1 Giugno - Giubileo dei Malati e Personale d’assistenza a Pinè
- Domenica 16 novembre – Giubileo dei cori, ministri straordinari della comunione, mini-stranti e addetti alla liturgia nel ricordo della dedicazione della Cattedrale.
- Domenica 28 Dicembre - Chiusura dell’anno giubilare in Diocesi
5. Chiese Giubilari in Trentino
In Trentino le chiese “giubilari”, meta di pellegrinaggi nel corso dell’Anno Santo, sono:
La Cattedrale (Duomo): madre di tutte le chiese.
La Basilica dei Santi Martiri a Sanzeno: per il valore e la testimonianza da cui la nostra Chiesa è partita.
Il Santuario di Montagnaga: come luogo santo significativo per l’intera Diocesi.
La chiesa parrocchiale di S. Vigilio a Spiazzo Rendena: per il legame con la Cattedrale.
In Trentino le chiese “giubilari”, meta di pellegrinaggi nel corso dell’Anno Santo, sono:
La Cattedrale (Duomo): madre di tutte le chiese.
La Basilica dei Santi Martiri a Sanzeno: per il valore e la testimonianza da cui la nostra Chiesa è partita.
Il Santuario di Montagnaga: come luogo santo significativo per l’intera Diocesi.
La chiesa parrocchiale di S. Vigilio a Spiazzo Rendena: per il legame con la Cattedrale.
6. Cos’è l’Indulgenza ?
Nel Catechismo della Chiesa si leggono queste affermazioni: “Il peccato ferisce e indebolisce il peccatore stesso che lo commette, come anche le sue relazioni con Dio e con il prossimo. La Confessione libera dal peccato, ma non porta rimedio a tutti i disordini che il peccato ha causato. Risollevato dal peccato, il peccatore deve ancora recuperare la piena salute spirituale”.
Il paragone o esempio che aiuta a capire è alla portata di tutti: dopo un intervento in ospedale – chirurgico o ortopedico che sia - nessuno può riprendere il ritmo di vita abituale, fatto di lavoro, impegni e quant’altro, se prima non si adatta a un periodo di convalescenza o di fisioterapia per ricuperare le forze o il funzionamento regolare di quegli arti che erano stati compromessi. Perché nella vita spirituale dovrebbe essere diverso?
Tuttavia non è da credere che il recupero della salute spirituale dipenda solo dal proprio impegno (partecipazione a celebrazioni religiose, iniziative ecclesiali o pellegrinaggi, impegno nell’ambito della carità). Oltre a ciò vi è la possibilità di accedere a quel “tesoro della Chiesa” che è un deposito inesauribile di grazia, costituito dal contributo di una moltitudine immensa di cristiani che han vissuto il vangelo con coraggiosa audacia. I santi, in altri termini.
A quel tesoro inesauribile ogni cristiano può accedere e trarne vantaggio; unica condizione è una preghiera per il successore dell’apostolo Pietro, il Papa. Ecco di che si tratta quando si parla di “indulgenza plenaria”.
Nel Catechismo della Chiesa si leggono queste affermazioni: “Il peccato ferisce e indebolisce il peccatore stesso che lo commette, come anche le sue relazioni con Dio e con il prossimo. La Confessione libera dal peccato, ma non porta rimedio a tutti i disordini che il peccato ha causato. Risollevato dal peccato, il peccatore deve ancora recuperare la piena salute spirituale”.
Il paragone o esempio che aiuta a capire è alla portata di tutti: dopo un intervento in ospedale – chirurgico o ortopedico che sia - nessuno può riprendere il ritmo di vita abituale, fatto di lavoro, impegni e quant’altro, se prima non si adatta a un periodo di convalescenza o di fisioterapia per ricuperare le forze o il funzionamento regolare di quegli arti che erano stati compromessi. Perché nella vita spirituale dovrebbe essere diverso?
Tuttavia non è da credere che il recupero della salute spirituale dipenda solo dal proprio impegno (partecipazione a celebrazioni religiose, iniziative ecclesiali o pellegrinaggi, impegno nell’ambito della carità). Oltre a ciò vi è la possibilità di accedere a quel “tesoro della Chiesa” che è un deposito inesauribile di grazia, costituito dal contributo di una moltitudine immensa di cristiani che han vissuto il vangelo con coraggiosa audacia. I santi, in altri termini.
A quel tesoro inesauribile ogni cristiano può accedere e trarne vantaggio; unica condizione è una preghiera per il successore dell’apostolo Pietro, il Papa. Ecco di che si tratta quando si parla di “indulgenza plenaria”.
PREGHIERA DEL GIUBILEO
Padre che sei nei cieli,
la fede che ci hai donato
nel tuo figlio Gesù Cristo, nostro fratello,
e la fiamma di carità
effusa nei nostri cuori dallo Spirito Santo,
ridestino in noi,
la beata speranza per l’avvento del tuo Regno.
La tua grazia ci trasformi
in coltivatori operosi dei semi evangelici
che lievitino l’umanità e il cosmo,
nell’attesa fiduciosa dei cieli nuovi e della terra nuova,
quando vinte le potenze del Male,
si manifesterà per sempre la tua gloria.
La grazia del Giubileo
ravvivi in noi Pellegrini di Speranza,
l’anelito verso i beni celesti
e riversi sul mondo intero
la gioia e la pace del nostro Redentore.
A te Dio benedetto in eterno
sia lode e gloria nei secoli.
Amen
Padre che sei nei cieli,
la fede che ci hai donato
nel tuo figlio Gesù Cristo, nostro fratello,
e la fiamma di carità
effusa nei nostri cuori dallo Spirito Santo,
ridestino in noi,
la beata speranza per l’avvento del tuo Regno.
La tua grazia ci trasformi
in coltivatori operosi dei semi evangelici
che lievitino l’umanità e il cosmo,
nell’attesa fiduciosa dei cieli nuovi e della terra nuova,
quando vinte le potenze del Male,
si manifesterà per sempre la tua gloria.
La grazia del Giubileo
ravvivi in noi Pellegrini di Speranza,
l’anelito verso i beni celesti
e riversi sul mondo intero
la gioia e la pace del nostro Redentore.
A te Dio benedetto in eterno
sia lode e gloria nei secoli.
Amen